LA VIOLENZA DOMESTICA


GLI STEREOTIPI
Tanti sono i luoghi comuni che impediscono una corretta lettura delle situazioni di violenza: ne riportiamo e confutiamo alcuni.

"La violenza domestica è presente in contesti familiari culturalmente ed economicamente poveri."
La violenza domestica è un fenomeno trasversale: non è riconducibile a particolari fattori sociali, né economici, né razziali, né religiosi.

"La violenza domestica è causata da occasionali e sporadiche perdite di controllo."
La violenza domestica risponde alla volontà di esercitare potere e controllo sulle donne; per questa ragione l'episodio violento non è quasi mai leggibile come un atto irrazionale, ma è quasi sempre un atto premeditato.
Gli stessi aggressori affermano che picchiare è una strategia finalizzata a modificare i comportamenti delle proprie compagne.

"La violenza domestica è causata dall'assunzione di alcool e/o droghe."
Esistono alcoolisti e tossicodipendenti non violenti, così come esistono uomini violenti, tossicodipendenti e alcolisti, che agiscono condotte violente in assenza di assunzione di alcool e/o droghe; la grande maggioranza degli uomini violenti non è né alcolista né tossicodipendente.

"La violenza domestica non incide sulla salute delle donne. "
La Banca Mondiale riconosce la violenza domestica come un problema di salute pubblica, in quanto incide gravemente sul benessere psico-fisico delle donne.

"I partner violenti sono portatori di psicopatologie."
Solo il 10% dei maltrattatori presenta problemi psichiatrici. L' attribuzione della violenza a soggetti psicotici è solo un " escamotage" per tenere separato l'ambito della violenza da quello della normalità, è una forma di esorcizzazione.

"I partner violenti hanno subito violenza da bambini."
Non esiste necessariamente un rapporto di causa-effetto tra violenza subita nell'infanzia e violenza agita da adulti.

"Alle donne che subiscono violenza piace essere picchiate."
Le donne scelgono la relazione, non la violenza
Tanti sono i fattori e i vincoli che trattengono le donne e impediscono loro di prendere in tempi brevi la decisione di interrompere una relazione violenta: la paura di perdere i figli, le difficoltà economiche, l' isolamento, la disapprovazione da parte della famiglia, la riprovazione e la stigmatizzazione da parte della società.

LE DINAMICHE
La violenza domestica può insorgere in qualsiasi momento della relazione: a volte si presenta subito, a volte si verifica in concomitanza della nascita di un figlio; a volte subentra dopo tanti anni di matrimonio; anche la frequenza e la gravità degli episodi di violenza sono estremamente variabili.
La violenza domestica consiste in una serie di strategie agite dal partner al fine di poter esercitare il proprio controllo sulla compagna, spesso anche sui figli.
Il partner violento agisce in modo tale da creare un clima di tensione e di isolamento che si realizza attraverso minacce, divieti, colpevolizzazione e denigrazione della donna; è in questo clima che si inscrive l' episodio di violenza. Solitamente la frequenza e la gravità degli episodi tendono ad aumentare col tempo, sino a quando le donne, dopo vari tentativi di ricomposizione e recupero della relazione (tentativi che vedono la messa in campo di varie strategie di sopravvivenza, quali la minimizzazione degli episodi di violenza e l'autocolpevolizzazione), non decidono di sottrarre sé stesse e i propri figli a tale situazione di sopraffazione.



LE CONSEGUENZE
Le conseguenze della violenza domestica possono essere molto gravi.
Gli effetti più frequenti della violenza sono:
"sul piano psicologico"

la perdita di autostima, l'ansia e la paura per la propria situazione e per quella dei propri figli, l'autocolpevolizzazione, un profondo senso di impotenza, la depressione;
"sul piano fisico"

oltre ai traumi dagli esiti reversibili, l'insorgere di problemi psico-somatici, disturbi del sonno, danni permanenti alle articolazioni, cicatrici, perdita parziale dell'udito e/o della vista, etc.;
"materiale e relazionale"

la perdita del lavoro, la perdita della casa e di eventuali altre proprietà, la perdita di un certo tenore di vita; l'isolamento, l'assenza di comunicazione e di relazioni con l'esterno, la perdita di relazioni amicali.
E' inoltre importante ricordare che la violenza produce effetti e conseguenze gravissime non solo sulla donna, ma anche sui figli, sia che siano essi stessi maltrattati, sia che "semplicemente" assistano agli episodi di violenza.

"Conseguenze sui figli e le figlie"

I bambini e le bambine che assistono a scene di violenza domestica o che ne sono stati/e vittime in prima persona, mostrano problemi di salute e di comportamento, tra cui disturbi di peso, di alimentazione o del sonno.
Possono avere difficoltà a scuola e non riuscire a sviluppare relazioni intime positive. Possono cercare di fuggire da casa o anche mostrare tendenze suicide.