martedì 29 maggio 2012

E’ la vittima #64 per il 2012. Incluse vittime collaterali, uomini e bambini. Vittima per mano di un uomo che la riteneva di sua proprietà. Un marito/padrone, come esistono i padri/padroni. Le vittime uccise da stranieri, fino ad ora, sono pochissime. Ce ne sono state tante italiane uccise da italiani. La deputata, ex ministra, Mara Carfagna però non perde l’occasione, così come faceva ai tempi del suo incarico ministeriale, per sollecitare un po’ di pregiudizio contro altre etnie e culture colorando di maggiore mostruosità la faccenda perché la donna dicono fosse incinta [Leggi la rassegna stampa].
Dopodiché c’è da rilevare la comicità (nella tragedia) dei titoli, tutti uguali, e tutti egualmente concordi nel concludere che la ragione della “gelosia” fosse per gli abiti occidentali (che d’altronde rappresentano un modello di civiltà senza eguali, no?).
Come dire per i delitti commessi da italiani che vengono più comunemente definiti “delitti passionali” che le motivazioni fossero da ricercare nel tacco 12 o nel trucco troppo acceso. Leggete degli altri delitti e proviamo insieme a codificare un quadro di balle da attribuire a motivazione di questo o quell’altro femminicidio.
Vi ricordate di Vanessa? Scrissero che lui l’avesse uccisa perché lei aveva pronunciato il nome dell’ex. E di qualcuna si diceva che fosse posseduta o che volesse lasciarlo. In generale la cultura patriarcale, quella sostenuta dalle ideologie delle varie mare-carfagne, offre una ampia gamma di balle a giustificazione dei delitti.
A compiere questi delitti sono uomini violenti sostenuti da una cultura pessima, legittimati da una mentalità atroce che ancora oggi condiziona la vita di tutte le donne del mondo. Non c’è altro da dire.
Il materiale che potete leggere e vedere:
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/05/28/27esima-ora-e-violenza-sulle-donne-dellappropriarsi-e-del-normalizzare/
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/05/27/napoli-donne-e-media-report-e-materiali-condivisi/
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/05/25/sei-fragile-e-violento-io-non-voglio-prendermi-cura-di-te/

giovedì 3 maggio 2012

PERCHE' SI CHIAMA FEMMNICIDIO


.... Oggi sembra quasi una banalità ripetere i dati dell’OMS: la prima causa di uccisione nel Mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio (da parte di persone conosciute).
Negli anni Novanta il dato non era noto, e quando alcune criminologhe femministe verificarono questa triste realtà, decisero di “nominarla”. Fu una scelta politica: la categoria criminologica del femmicidio introduceva un’ottica di genere nello studio di crimini “neutri” e consentiva di rendere visibile il fenomeno, spiegarlo, potenziare l’efficacia delle risposte punitive.

Nacque così il termine “femicide” (in italiano “femmicidio” o “femicidio”) per indicare gli omicidi della donna “in quanto donna”, ovvero gli omicidi basati sul genere, ovvero la maggior parte degli omicidi di donne e bambine. Non stiamo parlando soltanto degli omicidi di donne commessi da parte di partner o ex partner, stiamo parlando anche delle ragazze uccise dai padri perché rifiutano il matrimonio che viene loro imposto o il controllo ossessivo sulle loro vite, sulle loro scelte sessuali, e stiamo parlando pure delle donne uccise dall’AIDS, contratto dai partner sieropositivi che per anni hanno intrattenuto con loro rapporti non protetti tacendo la propria sieropositività, delle prostitute contagiate di AIDS o ammazzate dai clienti, delle giovani uccise perché lesbiche…Se vogliamo tornare indietro nel tempo, stiamo parlando anche di tutte le donne accusate di stregoneria e bruciate sul rogo.
Che cosa accomuna tutte queste donne? Secondo la criminologa statunitense Diana Russell , il fatto di essere state uccise “in quanto donne”. La loro colpa è stata quella di aver trasgredito al ruolo ideale di donna imposto dalla tradizione (la donna obbediente, brava madre e moglie, la “Madonna”, o la donna sessualmente disponibile, “Eva” la tentatrice), di essersi prese la libertà di decidere cosa fare delle proprie vite, di essersi sottratte al potere e al controllo del proprio padre, partner, compagno, amante ….Per la loro autodeterminazione, sono state punite con la morte.
Chi ha deciso la loro condanna a morte?
Certo il singolo uomo che si è incaricato di punirle o controllarle e possederle nel solo modo che gli era possibile, uccidendole, ma anche la società non è esente da colpe. Diana Russell sostiene che “tutte le società patriarcali hanno usato –e continuano a usare- il femminicidio come forma di punizione e controllo sociale sulle donne”.

mercoledì 11 aprile 2012

NE’ LA POLIZIA, NE’ I TRIBUNALI, NE’ GLI UOMINI FERMERANNO LA VIOLENZA SULLE DONNE: SARANNO LE DONNE A FARLO.


Milano 13 febbraio 2012 -….l'uomo con la pistola si chiama Alessandro Amigoni, 36 anni, Polizia Locale, in forza al nucleo che dà la caccia agli ambulanti abusivi, aria da uomo forte dalle foto pubblicate sui social network. Un solo colpo della sua Beretta 92 trafigge Marcelo Valentino Gomez Cortes, cileno, 28 anni, irregolare e con qualche precedente per furto. Scappava su una Seat Cordoba blu con targa spagnola, era disarmato...

Napoli, 3 marzo 2012 - Un vigile urbano uccide la moglie con un colpo di pistola e, poi, si spara 

Qualche giorno fa Anita Sonego (Capogruppo Sinistra per Pisapia - Federazione della Sinistra,Presidente Commissione Pari Opportunità, Vice Presidente Commissione Cultura), scriveva una lettera alle donne....
Carissime,forse a qualcuna interessa questa iniziativa organizzata dal comune!
Un saluto. Anita

"SICUREZZA IN ROSA". CORSO GRATUITO DI AUTODIFESA PER LE DONNE
In collaborazione con la Polizia Locale.

Nella quale si legge: “...grazie all'esperienza che i Vigili hanno acquisito nei problemi di sicurezza urbana...”

E noi dovremmo demandare la nostra sicurezza a costoro?!!
anzi ora gli chiediamo pure di insegnare alle donne a difendersi?, ma da chi?

Agli stessi uomini da cui dobbiamo difenderci è quantomeno paradossale. 


giovedì 29 marzo 2012

STAGE DI AUTODIFESA FEMMINILE


sabato 28 aprile 2012 
presso lo SPAZIO A - via Maestri del Lavoro - Sesto San Giovanni (MI)
 ORARI: 10.00 – 13.00
               13.00 -14.00  pausa pranzo
               14.00 – 17.00
 COSTO: 15 euro a partecipante
 TENUTO DA DONNE E SOLO PER DONNE
- Contenuti teorici della pratica di "Autodifsa Femminile"
- riflessione di gruppo su: percezione individuale della sicurezza, vulnerabilità fisica, violenza contro le donne
- apprendimento di tecniche di autodifesa: sicure, semplici ed efficaci
- teatralizzazione di esperienze
- distribuzione materiale

per info e iscrizioni: lusa77@gmail.com

venerdì 23 marzo 2012

Si è suicidata Fahkra Younas, sfregiata dal marito con l'acido

Roma, 23 mar. (TMNews) - Si è suicidata lanciandosi dal sesto piano di una palazzina nel quartiere di Tor Pagnotta, a Roma, sabato scorso, Fakhra Younas, icona dell'emancipazione femminile nel mondo islamico.

La donna, danzatrice di Karachi, fuggì dal suo Paese, e arrivò in Italia nel 2001 dopo che il marito geloso l'aveva sfregiata con l'acido nel sonno. In Italia fu sottoposta a 39 interventi di chirurgia plastica per riavere un volto normale. Nel 2005 scrisse un libro, "Il volto cancellato", poi tradotto in molte lingue. Le ferite interiori non si rimarginarono però mai: tentò tre volte il suicidio e tre volte fu salvata. Sabato scorso ce l'ha fatta.

LA VIOLENZA DOMESTICA


GLI STEREOTIPI
Tanti sono i luoghi comuni che impediscono una corretta lettura delle situazioni di violenza: ne riportiamo e confutiamo alcuni.

"La violenza domestica è presente in contesti familiari culturalmente ed economicamente poveri."
La violenza domestica è un fenomeno trasversale: non è riconducibile a particolari fattori sociali, né economici, né razziali, né religiosi.

"La violenza domestica è causata da occasionali e sporadiche perdite di controllo."
La violenza domestica risponde alla volontà di esercitare potere e controllo sulle donne; per questa ragione l'episodio violento non è quasi mai leggibile come un atto irrazionale, ma è quasi sempre un atto premeditato.
Gli stessi aggressori affermano che picchiare è una strategia finalizzata a modificare i comportamenti delle proprie compagne.

"La violenza domestica è causata dall'assunzione di alcool e/o droghe."
Esistono alcoolisti e tossicodipendenti non violenti, così come esistono uomini violenti, tossicodipendenti e alcolisti, che agiscono condotte violente in assenza di assunzione di alcool e/o droghe; la grande maggioranza degli uomini violenti non è né alcolista né tossicodipendente.

"La violenza domestica non incide sulla salute delle donne. "
La Banca Mondiale riconosce la violenza domestica come un problema di salute pubblica, in quanto incide gravemente sul benessere psico-fisico delle donne.

"I partner violenti sono portatori di psicopatologie."
Solo il 10% dei maltrattatori presenta problemi psichiatrici. L' attribuzione della violenza a soggetti psicotici è solo un " escamotage" per tenere separato l'ambito della violenza da quello della normalità, è una forma di esorcizzazione.

"I partner violenti hanno subito violenza da bambini."
Non esiste necessariamente un rapporto di causa-effetto tra violenza subita nell'infanzia e violenza agita da adulti.

"Alle donne che subiscono violenza piace essere picchiate."
Le donne scelgono la relazione, non la violenza
Tanti sono i fattori e i vincoli che trattengono le donne e impediscono loro di prendere in tempi brevi la decisione di interrompere una relazione violenta: la paura di perdere i figli, le difficoltà economiche, l' isolamento, la disapprovazione da parte della famiglia, la riprovazione e la stigmatizzazione da parte della società.

venerdì 16 marzo 2012

LA CHIAMANO ANCORA QUESTIONE SENTIMENTALE

Dall’inizio dell’anno sono state uccise 39 persone (donne, bambini, vittime trasversali come i nuovi partner) che avevano una vita, dei sogni, delle famiglie e che sono state uccise perché qualcun altro ha deciso che così doveva essere.
Alle donne uccise vanno aggiunte tutte quelle che subiscono violenza psicologica, fisica, economica, per procura eccetera che per il semplice motivo di esser vive sembrano “miracolate” e quindi non degne di attenzione da parte dei media.
Poi ci sono le sopravvissute, quelle che dovevano morire ma che per strane circostanze sono riuscite a scampare ad un destino che gli era stato programmato da altri....

continua:
http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2012/03/15/39-la-chiamano-ancora-questione-sentimentale/

RICONOSCI LA VIOLENZA


succede sempre più spesso che...
- ti svaluta costantemente
- ti impedisce di frequentare le tue amiche o gli amici
- critica continuamente tutto ciò che fai o dici
- controlla le telefonate o i tuoi sms
- ti umilia davanti agli estranei
- critica il tuo aspetto
- ti ricorda che sei solo "una bocca in più da sfamare"
- ti dice che sei pazza
- minaccia di ucciderti
...QUESTA È VIOLENZA PSICOLOGICA


Succede sempre più spesso che...
- ti picchia
- ti priva delle cure mediche
- ti chiude a chiave in casa o in una stanza
- ti priva del sonno
- ti priva del cibo
- rompe i tuoi oggetti
...QUESTA È VIOLENZA FISICA


Succede sempre più spesso che...
- ti impedisce di lavorare
- non ti dà soldi
- ti chiede di licenziarti
- ti sequestra lo stipendio
- vende i tuoi oggetti preziosi
...QUESTA È VIOLENZA ECONOMICA


Succede sempre più spesso che...
- entra in bagno quando ci sei tu e/o non vuole che tu chiuda a chiave la porta
- ti vuole guardare mentre ti spogli o ti vesti
- ti accarezza in un modo che non ti piace
- ti mostra materiale pornografico
- ti costringe ad assistere a rapporti sessuali
...QUESTA È VIOLENZA SESSUALE